
Durante la sua storia la Chiesa ha subito una serie di interventi, ma è soprattutto negli ultimi venti anni che è stata completamente restaurata, sotto la reggenza dei Parroci D. Pietro Greco, D. Massimo Dattoli, D. Pietro Del Gaudio, a cura del Comitato Lavori e dell’Ins. Mario Del Prete. Attualmente fa bella mostra di sé, grazie al nuovo arredamento ed abbellimento di quadri e pitture degli artisti Ins. Benito Falce di Casaletto Spartano e Gaetano D’Angelo di San Giovanni a Piro, nonché al moderno altare in marmo. A tre navate, con tre porte di ingresso e sagrestia, con davanti un grande piazzale, accoglie numerosi pellegrini dal paese, dall’Italia e dall’estero.
La festività cade tre volte l’anno: il 13 maggio, il 15 agosto e l’8 settembre. All’interno della navata sinistra, sta un pozzetto d’acqua miracolosa, che sgorga in giorni segnalati ed imprevedibili di tempo, per grazia della Madonna, che offre il celeste ristoro, come invitando i fedeli secondo l’espressione biblica.”Sitientes venite ad aquas”. L’esistenza di questo filtro d’acqua, la cui presenza è variabile, rimonta ad un’antichissima leggenda. Una pastorella conduceva gli animali al pascolo nel bosco dell’Aria del Castello. Per alcuni giorni una giovenca si allontanava dal gruppo e scompariva fra le piante. La rincorse e la trovò bere in un pozza d'acqua. Sorpresa dal fatto, si girò verso un'elce e vide una celeste Signora: la Madonna. Da allora sorse l'iniziativa della costruzione della cappella. Questa oggi non è più la semplice primaria chiesetta, ma un tempio accogliente, illuminato da 13 finestre, freso in ogni tempo e dalle tinte bianche, segno dello splendore della virtù incomparabili di Maria SS Regina dei Martiri.
