Il comune di Casaletto Spartano si trova nell'entroterra del Golfo di Policastro a sud della provicia di Salerno. Il centro storico è a 450 m di altitudine e a circa 18 km dal mare, separato dal Rio Bussentino dalla vicina frazione Battaglia. Nel vasto territorio comunale, circa 70 Kmq, sono presenti numerose contrade rurali e la natura offre paesaggi incantevoli e incontaminati. Caratteristici sono i giochi d'acqua creati dal Rio Bussentino in prossimità del paese con la splendida cascata "Capelli di Venere", da segnalare anche le Grotte di Mariolomeno e del Vottarino.



venerdì 15 giugno 2007

Il santuario della Madonna dei Martiri

La chiesa ha origini remotissime che si perdono nella notte dei tempi, la si crede eretta dai Monaci Italo – Greci o Basiliani intorno al Mille. Nei primi anni del milleseicento, appaiono, tra i documenti antichi notizie più particolareggiate, sita in montagna in località Aria del Castello o anche sopra le Rocche , fu dedicata alla Madonna dei Martiri per ricordare la Madre dei Dolori associata alla Passione di Cristo e dei Martiri del Cristianesimo dei primi secoli e specialmente dei cristiani perseguitati dai barbari e dai saraceni nei secoli IX e X .





Durante la sua storia la Chiesa ha subito una serie di interventi, ma è soprattutto negli ultimi venti anni che è stata completamente restaurata, sotto la reggenza dei Parroci D. Pietro Greco, D. Massimo Dattoli, D. Pietro Del Gaudio, a cura del Comitato Lavori e dell’Ins. Mario Del Prete. Attualmente fa bella mostra di sé, grazie al nuovo arredamento ed abbellimento di quadri e pitture degli artisti Ins. Benito Falce di Casaletto Spartano e Gaetano D’Angelo di San Giovanni a Piro, nonché al moderno altare in marmo. A tre navate, con tre porte di ingresso e sagrestia, con davanti un grande piazzale, accoglie numerosi pellegrini dal paese, dall’Italia e dall’estero.
La festività cade tre volte l’anno: il 13 maggio, il 15 agosto e l’8 settembre. All’interno della navata sinistra, sta un pozzetto d’acqua miracolosa, che sgorga in giorni segnalati ed imprevedibili di tempo, per grazia della Madonna, che offre il celeste ristoro, come invitando i fedeli secondo l’espressione biblica.”Sitientes venite ad aquas”. L’esistenza di questo filtro d’acqua, la cui presenza è variabile, rimonta ad un’antichissima leggenda. Una pastorella conduceva gli animali al pascolo nel bosco dell’Aria del Castello. Per alcuni giorni una giovenca si allontanava dal gruppo e scompariva fra le piante. La rincorse e la trovò bere in un pozza d'acqua. Sorpresa dal fatto, si girò verso un'elce e vide una celeste Signora: la Madonna. Da allora sorse l'iniziativa della costruzione della cappella. Questa oggi non è più la semplice primaria chiesetta, ma un tempio accogliente, illuminato da 13 finestre, freso in ogni tempo e dalle tinte bianche, segno dello splendore della virtù incomparabili di Maria SS Regina dei Martiri.

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